DINO BUZZATI – 25 Aprile

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Sandra Tassi

25 aprile 1945: una data che rappresenta un momento epocale nella storia italiana. La fine della guerra e la liberazione dall’occupazione nazista: fondamenti morali della nascente democrazia repubblicana, che troverà la sua massima espressione con l’entrata in vigore della Costituzione.
Un grande scrittore, Dino Buzzati, ch’era stato inviato di guerra per il Corriere, pubblicò quel giorno, sulla prima pagina del quotidiano milanese, un editoriale di commento intitolato Cronaca di ore memorabili. Ne riportiamo un breve estratto: “Senza osare ancora crederlo, Milano si è risvegliata ieri mattina all’ultima giornata della sua interminabile attesa. Da alcuni giorni la grande speranza aveva acquistato una verosimiglianza meravigliosa. Per vie misteriose, voci che dapprima parevano strane o pazzesche si spandevano per la città, accrescendo l’ansia della liberazione. I tram andavano ancora ma già si capiva che Milano aveva interrotto il lavoro: il fiato sospeso, essa sentiva il destino mettersi in moto e incalzare con ritmo sempre più precipitoso. Oggi è l’intero popolo che si risveglia. La sorte è stata decisa per opera del popolo stesso, unanime nel desiderio e nell’ansia…”.
Nella concitata e drammatica cronaca di Buzzati si respira “l’ansia della liberazione” insieme ad una “grande speranza”, che creano un sentimento unanime di attesa, una condivisione etica di intenti che accomuna “l’intero popolo che si risveglia”.
Più tardi Dino Buzzati, questa volta in veste di poeta, dedicherà al ricordo di quell’evento un componimento poetico, nel quale ritroviamo gli stessi stati d’animo che il cronista aveva colto in diretta durante lo svolgersi degli eventi.

È la poesia che conclude il percorso letterario che IL LEGGIO ha proposto come riflessione sulla resistenza.

S. T.

Dino Buzzati – 25 aprile

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