Giornata della Memoria 2017

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…una lettera che torna indietro. Un timbro nero sulla sinistra, quasi di sbieco, dai caratteri male impressi sulla busta bianca ormai un poco sgualcita …

Empfänger Unbekannt Destinatario sconosciuto.

Un carteggio che si interrompe, dunque.

Saranno le voci di Max e Martin a svelarci il perché.

Destinatario sconosciuto è tratto da un testo rimasto “sepolto” per 60 anni e che soltanto nel 2000 è tornato nelle librerie. Di Katherine Kressmann Taylor, scrittrice americana di origine tedesca, l’opera tratta il tema dell’antisemitismo in modo originale ed insolito.

Martin e Max, soci in affari e amici fraterni, si separano nel 1932, quando Martin decide di tornare in Germania con la famiglia e lascia, così, la California. Comincia tra i due una fitta corrispondenza: si raccontano le loro vicende private e di lavoro, ma via via commentano sempre più spesso gli avvenimenti storici che stanno accadendo in Europa. In poco tempo tra i due amici si crea una distanza sempre più profonda e, alla fine, incolmabile: man mano che Hitler in Germania rafforza il proprio potere, Martin si lascia conquistare dal fascino della ideologia nazista, mentre Max – ebreo – paga con la perdita della sorella il tradimento dell’amico.

Nel reading del IL LEGGIO, il testo epistolare si intreccia con l’altro libro della medesima autrice, Senza ritorno, datato1942, anch’esso da considerarsi, quindi, un “romanzo militante”. Il tema del consenso nella Germania nazista si rafforza con la vicenda di Erika, giovane studentessa della facoltà di teologia di Berlino appartenente alla Chiesa luterana, che testimonia l’aggressione del regime alle strutture e alle istituzioni della comunità cristiana tedesca.

Elaborazione del testo di Sandra Tassi.

Letture di: Maria Donata Gavioli, Luca Paolini, Santo Pirronello, Sonia Righi, Sandra Tassi.

Il Leggio sotto l’albero

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Libri da regalare e regalarsi per il Natale 2016
a cura di
SANDRA TASSI

il cuore del Natale
Erri De Luca, In nome della madre, Feltrinelli
Erri De Luca, La faccia delle nuvole, Feltrinelli

NOVITÀ 2016 IN LIBRERIA

Carmine Abate, Banchetto di nozze e altri sapori, Mondadori, 2016, € 15.00
Eraldo Baldini, Trilogia del Novecento, Einaudi, 2016,€ 17.00
Eraldo Baldini, Stirpe selvaggia, Einaudi, 2016, € 18.00
Eraldo Baldini, Bambine, Fernandel 2016, € 12.00
Gianrico Carofiglio, L’estate fredda, Einaudi, 2016, € 18.50
Guido Conti, La profezia di Cittastella, Mondadori 2016, € 20.00
Annie Ernaux, L’altra figlia, L’orma, 2016, € 8.50
Melania Mazzucco, Io sono con te, Einaudi 2016, € 15.50
Marcela Serrano, Il giardino di Amelia, Feltrinelli 2016, € 17.00

ALMUDENA GRANDES, I baci sul pane

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Guanda, 2016, pagg. 312, euro 18

i-baci-sul-pane È una gradevole sorpresa per chi si accosta alla letteratura contemporanea non solo come lettrice ma anche nella prospettiva della critica letteraria, assistere al mutamento della poetica di un autore, o anche solo del suo stile. Il work in progress di una scrittura emoziona sempre il lettore consapevole quando, eleggendolo a testimone di un’evoluzione e di una maturazione creativa, lo esorta a perseverare nella frequentazione della pagina letteraria di uno stesso autore. Continua la lettura di ALMUDENA GRANDES, I baci sul pane

I giovani e la scrittura

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Intervento di Sandra Tassi al MEMO MODENA
Giovedì, 20 Ottobre 2016

 

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Cristina [della Polizia di Bologna] chiese ad Ilaria di raccontarle la storia della serata trascorsa e di come fosse finita sdraiata su una panchina.
Non reagi con sorpresa, dava l’impressione di sentire ogni giorno storie simili.

Dopo aver letto il libro di Andrea De Carlo è possibile che tutti noi finiamo per commentare allo stesso modo di Cristina; e, prima del libro, probabilmente questa è stata una reazione ripetuta davanti a casi di cronaca: una ragazza che compromette la vita a causa della droga.
In effetti, storie simili se ne sentono ogni giorno, forse per questo ci hanno indotto ad una certa superficialità di ricezione, se non addirittura indifferenza.
Storie che non sono la mia, riprendendo il titolo di un recente romanzo del francese Carrere.
Anche noi può succedere, succede; anche a noi che siamo educatori, genitori, docenti.
Ma se troviamo ancora scritto, e scritto da un ragazzo di 17 anni, che “NON REAGIAMO PIÙ CON SORPRESA, forse ci dobbiamo mettere all’erta: quali e quante “esperienze giovanili” sono ROUTINE? Esiste anche una “moda” nella cronaca quotidiana, tanto che alcuni eventi “fanno notizia” solo quando hanno molta audience?
Esiste anche una “moda” – intesa come prassi nell’accezione negativa del termine – nella gestione della didattica scolastica ?
Grazie al romanzo di Andrea abbiamo oggi, qui, per così dire, l’opportunità di ripassare un manuale di pedagogia, cioè di ritrovarci a ragionare sul termine EDUCAZIONE (in senso ampio) e quindi sulla relazione FAMIGLIA/SCUOLA/ SOCIETÀ/GRUPPO DEI PARI; sul rapporto dialettico tra FORMAZIONE e INFORMAZIONE; sul termine COMUNICAZIONE; sul rapporto tra PEDAGOGIA (intesa come scelta educativa) e PSICOLOGIA (intesa come avvicinamento a ciò che i ragazzi sono e non a ciò che dovrebbero essere).
Questioni, appunto, che compaiono ripetutamente nella storia della pedagogia.
Sotto l’aspetto più circostanziato della psicologia, poi, possiamo nuovamente chiederci che significato assegniamo veramente a espressioni ormai consolidate (tutte sottese alla narrazione, in Bianca Neve): PIACERE/BISOGNO DELLA TRASGRESSIONE; AUTOSTIMA; BISOGNI AFFETTIVI; EMOZIONI.
E, in aggiunta,vista la giovane età dell’autore, abbiamo anche l’opportunità di riflettere sul significato che può avere la scrittura per un adolescente, sul bisogno e sulla necessità di scrivere.
È da qui che vorrei sviluppare quanto ho anticipato nella premessa.
Partiamo da un dato biografico: Andrea frequenta il mondo della scrittura attraverso la cronaca giornalistica, sportiva.
Ebbene, in ogni “genere letterario” (cronaca giornalistica, autobiografia, romanzo) scrivere è INDAGINE, è rapporto tra CURIOSITÀ e RIFLESSIONE.
La protagonista del libro, Ilaria, sta per comprenderlo: il desiderio di possedere un diario è la premessa a questa scoperta: per prima cosa la scrittura è CURIOSITÀ e RIFLESSIONE verso e su se stessi. Continua la lettura di I giovani e la scrittura

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